Positiva la decisione dell’ente di organizzare una mostra sulla storia della Biennale e una serie di eventi dal vivo: è un primo passo nella giusta direzione, come aveva chiesto il Partito Democratico. È un modo per dire al mondo che Venezia e l’Italia non si arrendono.
Auspichiamo che nelle prossime settimane la Biennale riesca anche ad arricchire il programma annunciato ieri e che, in questo modo, si riesca a salvaguardare il numero maggiore possibile di posti di lavoro legati direttamente o indirettamente all’organizzazione delle esposizioni.
Chiediamo alla Biennale di immaginare anche dei percorsi di coinvolgimento del tessuto culturale cittadino, che, in questa situazione di emergenza, può aiutare ad individuare possibili soluzioni.
Riteniamo, nel totale rispetto dell’autonomia culturale e gestionale dell’Ente, che si debba valutare la possibilità di rinviare al 2022 la Biennale Architettura, confermando per il 2021 la mostra di Arti Visive, che, com’è noto, garantisce alla città maggiore visibilità e indotto.
Ci stupisce, infine, l’assordante silenzio su questo tema del sindaco Brugnaro, che dell’ente Biennale è vicepresidente. Il Sindaco continua a dimostrare la sua inadeguatezza nella gestione della crisi provocata dalla pandemia nella Città di Venezia: dalla cultura ai trasporti, dall’assistenza ai più bisognosi al sostegno al sistema economico, il Sindaco è capace solo di lamentarsi ed attaccare il Governo, mentre altre città hanno assunto il protagonismo necessario per affrontare il momento che stiamo vivendo.
Giorgio Dodi – Segretario comunale