In merito agli articoli apparsi sul giornale di oggi riguardo la situazione che interessa la Società Thetis di Venezia, esprimiamo la nostra solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici dell’azienda veneziana.
Rimaniamo basiti di fronte alla denuncia da parte della rappresentanza dei lavoratori riguardo al forte disagio, allo sconforto e alla conseguente demotivazione, che i dipendenti devono subire a causa del “sistema asfittico e basato sulle numerose consulenze”, oramai messo in essere da anni da parte dei Commissari del Consorzio Venezia Nuova. Sistema peraltro denunciato in precedenza da una pesante lettera degli stessi lavoratori del Consorzio Venezia Nuova che dichiaravano di essere addirittura “ostaggio” del malfunzionamento del Consorzio Venezia Nuova commissariato.
Altresì non possiamo non unirci alle preoccupazioni espresse in modo chiaro dai lavoratori in merito al rallentamento delle attività per la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna a causa della cattiva gestione dei Commissari del Consorzio Venezia Nuova. Attività che non riguardano solo il Sistema Mose, ma interessano interventi complementari e diffusi di contrasto alle acque alte non solo eccezionali (Progetto Piazza San Marco) e importanti interventi ambientali lagunari legati alle compensazioni al Sistema Mose (Piano Europa) come denunciato nondimeno dal WWF di Venezia.
In una città dove l’emergenza Coronavirus ha evidenziato la necessità di differenziare l’economia cittadina attualmente troppo legata al turismo, dispiace che lavoratori specializzati nel campo della salvaguardia della città e della sua laguna e, più in generale, su temi tecnici ambientali fondamentali per il nostro futuro, si trovino costretti a subire, dopo ben tre procedenti di licenziamento collettivo negli ultimi quattro anni, nuove pesanti umiliazioni professionali.